Ciao a tutti,
eccomi reduce dalla mia seconda e intera giornata in balia del kitesurf e del vento!
Uff, che fatica e quanta acqua bevuta!!
Ma cominciamo per gradi...

Tutto è iniziato ieri mattina...
Come preannunciato sveglia alle 6 per essere a Brenzone alle 8 circa.
Niente traffico, attivo in orario.
Ciao ciao a tutti, quindi una mezzoretta di preparazione e attesa vento, vestizione muta, trapezio, giubbotto e quant'altro, poi subito in barca e via in mezzo al lago.
Questa volta a farmi lezione è stato Francesco, un ragazzo simpaticissimo.
In barca solo io e lui, mi ha portato sul lato bresciano del lago (dove c'è sempre più vento) via scaricato in acqua a fare bodydrag.
Non sto a vantarmi della facilità estrema con cui io ho affrontato l'esercizio.
Non sto a dirvi del mio perfetto controllo dell'ala.
Dico sono che non me la sono cavata male, anzi ho fatto ben sperare l'istruttore.
Circa due orette relativamente leggere a manovrare l'ala con il corpo completamente i ammollo e a farsi trascinare a destra, sinistra e quindi a tentare di risalire il vento.
Quando però stava arrivando il momento di iniziare a provare una tavola (cortesemente prestata insieme al caschetto da dei ragazzi che stavano tornando alla surfata mattutina) ecco che il vento cade, così come cadono anche i miei sogni di gloria.
Torniamo a riva, svestizione e dopo aver assistito ad alcune delle partite di biliardino più memorabili della storia, via a studiare come dovrebbe essere la partenza dall'acqua con la tavola.
Un bel pupazzotto che mostrava le posizioni e i movimenti, tanti begli schizzi e disegni su una tovaglietta di carta per capire i movimenti dell'ala e mi sembra di aver capito tutto.
Quindi mi godo il meritato riposo fino al pomeriggio.
Ed verso le una ecco che arriva una marea di gente, con la loro tavola e ala personale, che inizia ad armare l'attrezzatura e si accinge a partire.
Francesco mi dice: preparati che usciamo prima di tutti gli altri, ed evitiamo il casino!
Magari! Dico io.
Corriamo fuori in mezzo al lago questa volta muniti anche di tavola e caschetto, ma ci richiamano indietro a riva perchè serve il supporto logistico anche della nostra barca per portare fuori tutti gli altri ragazzi!
Tra una barca e l'altra saranno uscite una quarantina di persone.
Io ne approfitto per tornare a riva, rimettermi la crema protettiva sul naso, quindi carichiamo altri quattro ragazzi e la loro attrezzatura e partiamo!
Però arrivati sullo spot dove dovrebbe esserci il vento questo si fa desiderare...
E intanto guardando su verso Campione si vedono circa un'ottantina (e non esagero) di ali che volteggiano nell'aria!
Un po' invidiosi aspettiamo che il vento arrivi pure qui e nel frattempo uno dei ragazzi, vedendo in barca la tavola che avrei dovuto usare io, una tavola grossa e ad alta galleggiabilità, dice: "Non è Fra' che me la fai provare intanto che usciamo, poi te la riporto".
Tira e molla alla fine gliela diamo, lanciamo la sua ala, lui con la tavola ai piedi e dopo un mezzo capitombolo sulla barca finalmente arriva all'acqua.
Bravo, non c'è che dire, si fa un paio di bordi ma quando ci ripassa vicino rivuole la sua tavola originale...
E che potevamo fare noi? Gliela diamo!
Ci sfreccia vicino, gli allunghiamo la tavola, la piglia al volo e prosegue... e non si ferma per cambiare tavola...
Al bordo di ritorno, con la sua tavola in mano e la nostra ai piedi fa un salto!!
E magia molla la mia tavola e fa per mettersi la sua...
Oooops, non ci riesce...
Ma per farla un po' breve ripete la stessa cosa anche con altre due o tre tavole ma in quelle occasioni ce la fa: che manico!
Finalmente dopo un po' finisco in acqua pure io e lentamente, di scarroccio in scarroccio, inizio a imparare a mettermi la tavola ai piedi, a cercare la potenza giusta per farmi sollevare dall'acqua, a controbilanciare i peso e a muovere il busto nella posizione corretta.
Il tutto condito da una inimmaginabile dose di acqua di lago!
E per fortuna che ho deciso di fare il kite sul Garda e non al mare!!!
Finalmente verso le 17.30, completamente stanco e pieno d'acqua, inizio ad essere un po' più sciolto e qualcosina riesco a combinarlo.
Ma è ora del ritorno a riva.
Carichiamo uno ad uno altri ragazzi che stanno terminando l'uscita pomeridiana (tra cui pure il manico delle due tavole...) e riguadagnamo la terra ferra.
Una giornata unica, non c'è molto da aggiungere.
E oggi, domenica 15 luglio, pronti per l'ultima lezione del corso.
Spero di fare di sempre meglio ma soprattutto di divertirmi quanto ieri!
Scappo che devo farmi da mangiare e correre a Brenzone...
...a più tardi!